GITA CULTURALE TENUTE IUZZOLINI (CIRO’)

17 settembre 2016

Ore: 8,00 Ritrovo dei partecipanti nel nel parcheggio della Regione Calabria (lato parcheggio Dirigenti), sistemazione in Bus GT e partenza.
Arrivo alla tenuta “IUZZOLINI” in Località Frassà –  Cirò Marina (KR).
Visita all’Azienda, al museo e degustazione dei famosi vini “Iuzzolini”.

 

Ore 12,30 Trasferimento per Isola Capo Rizzuto “LE CASTELLA”.

Ore 13:00 Pranzo al rinomato Ristorante “ MICOMARE” (tempo permettendo, su Terrazza per gustare la bellezza del golfo di Squillace e del Castello Aragonese). Il pranzo a base di pesce e vini Cirò. (informare se qualche Socio non gradisce il pesce).

ATTENZIONE: Dopo il pranzo come già deliberato dal Consiglio Direttivo ADER, sarà conferita “onorificenza” al Sig. Franco Mustari per le benemerenze acquisite  nel settore culturale. Tale evento sarà deliziato da apposito intrattenimento.

Pomeriggio libero per visitare a piacere Le Castella. (Il costo di € 3,00 per la visita al Castello non è compreso nel prezzo).

In serata rientro a Catanzaro.

Brochure Gita culturale a Cirò (Tenute Iuzzolini)

modello di Prenotazione e Regolamento Gita culturale a Cirò (Tenute Iuzzolini)

Notizie sulla Tenuta IUZZOLINI

La tenuta sorge nel territorio di Cirò, sulle stesse colline che nel passato videro i Greci trasformare il vino da semplice prodotto alimentare a merce di scambio e di culto.

La Tenuta si estende su una superficie di circa 500 ettari di cui, 100 ettari coltivati a vigneto a coltura specializzata, 50 ettari in uliveto secolare, 100 ettari a seminativo e la restante parte composta da pascoli e boschi per il bestiame, allevato allo stato brado, come i bovini di razza Podolica e il suino nero di Calabria.

I terreni, di origine calcareo argilloso e sabbioso, sono molto fertili perché ricchi di sorgenti naturali. L’intera area, baciata da un clima mediterraneo, con estati calde ed asciutte e inverni corti e piovosi, concede le condizioni ideali per la coltivazione della vite e dell’ulivo.

Oggi all’interno dell’azienda svolgono compiti ben precisi 35 collaboratori. Durante il periodo della vendemmia e della raccolta delle olive, i manovali si triplicano.

Nell’azienda è presente un allevamento di bovini, suini e cavalli.

I bovini di razza Podolica sono 200 capi, allevati allo stato brado che, per la loro elevata rusticità e robustezza, si adattano bene ai tipi di terreni collinari e di montagna. L’allevamento produce esclusivamente buoi da corsa e manze da riproduzione. Durante il periodo estivo la mandria parte in transumanza verso i luoghi freschi della Sila, per poi ritornare, a fine autunno, nei pascoli soleggiati e fertili della marina.

Sono presenti inoltre 100 pregiati maiali nero di Calabria, una rara specie rustica che si adatta bene al nostro territorio, visto che, la loro grande caratteristica oltre alla rusticità è il grande istinto materno. Sono allevati allo stato brado, in zone ricche di querce e frutta selvatica. La loro carne è molto ricercata e i prosciutti e insaccati sono magri e saporiti. L’azienda produce questi pregiati prodotti caserecci solo ed esclusivamente per la degustazione in cantina.

Cavalli e Asini, infine, impreziosiscono l’allevamento, abbellendone l’intera tenuta della loro fierezza. Questi sono a disposizione per lunghe passeggiate all’interno dell’azienda.

 Notizie sulla Fortezza Aragonese (Le Castella)

In uno dei tratti più belli dell’Area Marina Protetta “Capo Rizzuto” sorge uno dei castelli più affascinanti d’Italia, grazie anche alla sua particolare ubicazione che lo vede trionfare su un isolotto legato alla costa solo da una sottile lingua di terra. La fortezza edificata nel XV sec. non ospitò mai la nobiltà del luogo, ma servì da ricovero per soldati impegnati contro gli attacchi degli invasori provenienti dal mare. L’attuale roccaforte poggia su fondamenta risalenti al periodo Magno-Greco (400 a.c.), utilizzata nel tempo anche dai romani fu il rifugio di Annibale, in ritirata. Ancora oggi è possibile notare le diverse fasi edilizie sovrapposte le une alle altre in epoche diverse, normanni, svevi, bizantini, angioini e aragonesi che elevarono sui muraglioni greci possenti difese castellane modellate secondo i tempi. La fortezza continuamente attaccata dai Turchi, rimase popolata fino agli inizi dell’800, anno in cui la popolazione si trasferì sulla terra ferma dando vita ad un piccolo borgo di marinai, oggi l’attuale centro turistico.
La Fortezza Aragonese, quasi interamente restaurata, è caratterizzata da alcune stanze (la sala video, la sala foto e la “Sala Phrurion”); un borgo antico con i resti di una piccola chiesetta e una cappella; i bastioni panoramici; la torre, risalente al XIII sec., punto più alto della fortezza.